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Il terzo appuntamento con le Storie che mi hanno lasciato un segno è dedicato alla Norvegia. D’altro canto leggere significa viaggiare, giusto?
L’autrice Linn Ullmann, figlia di Liv Ullmann e Ingmar Bergman e scusate se è poco, sicuramente è dotata di grande talento narrativo per obbligo genetico, ma scrivere è anche una questione di gusto e di visione ed è questo a fare la differenza.
Il romanzo si intitola “La ragazza dallo scialle rosso” e inizia in modo folgorante, vi consiglio di cliccare play e ascoltare, ma anche se è una storia che parla di morti misteriose (pertanto la lettura è motivata dalla voglia di scoprire il colpevole e i risvolti dei fatti tragici) la cosa migliore di questo romanzo è il personaggio di Jenny Brodal. Credo indimenticabile.
Non si tratta di un capolavoro, ma di sapiente scrittura sì. E’ talmente raro incontrare sapienti narratori oggigiorno che quando ti capita di imbatterti in uno di loro non puoi far altro che fermarti, leggere e ringraziare.
E, ovviamente, consigliare di fare altrettanto a chi ha la tua stessa fame.
Buon ascolto Folks!
Barbara (Favaro)