Sedaris

 

 

Bentrovati Folks!

Quarto appuntamento con le Storie del Vaso che ci solleverà con qualche sorriso. Una volta tanto!

Protagonisti di oggi sono:

un Autore: David Sedaris

una Storia: “Me parlare bello un giorno” (Piccola Biblioteca Oscar Mondadori)

una Voce: Alessandro Chiaf

No,  non vi posso dire altro o rischio di rovinarvi il gusto dell’ascolto…

a presto Folks!

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Alessandro Chiaf

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Inizia il suo percorso teatrale nel 1994 al C.U.T. “la Stanza” di Brescia sotto la direzione artistica di Maria Candida Toaldo; frequentando così i primi corsi di dizione e recitazione (M.C. Toaldo, B. Valenti), espressione corporea (G. Vezzoli), teatro danza (I. Faedo), musica nel teatro (L. Tessadrelli). Negli anni a seguire, grazie al centro universitario teatrale, partecipa a corsi e stage di varia natura: da recitazione avanzato (B. Valenti, M. Ghirardini, M. Salvalalio), a lettura espressiva di poesie (M. Engheben), passando per teatro danza (G. Rossi), danze multietniche (E. Bondavalli), scrittura drammaturgica (R. Gabrielli), commedia dell’arte (E. Bonavera, arlecchino del “piccolo”), mimo e pantomima (E. Serra, assistente di Marcel Marceau), trance masks (S. Tani allievo di Steve Jarand). Dal ’94 ad oggi ha portato sul palco i ruoli più disparati, interpretando così spettacoli d’ogni genere (Don Giovanni, Aspettando Godot, Tre sull’altalena-di L. Lunari, Ricorda con rabbia-di J Osborne, Interrogatorio a Maria-di G. Testori, I bravi- di D. Fo, Pinocchia-di S. Benni, Dall’origine al peccato-mimodramma curato da E. Serra, Macbeth, Medea-di C. Wolf (di cui ha curato anche il riadattamento teatrale).  Grazie alla collaborazione tra il C.U.T. e l’Università Cattolica (sede di Brescia) ha contribuito come docente nel 2013 nei corsi: ”Corso di dizione e di gestione della voce” e “Prima della scena”; dal 2009 segue i progetti teatrali che uniscono i ragazzi della “Fo.b.a.p.” (fondazione bresciana psicodisabili) ai bambini della scuola elementare “Raffaello Sanzio”.  Dal 2006 arricchisce il suo bagaglio teatrale con i corsi dei “Match d’improvvisazione Teatrale” tenuti da Federico Stefanelli (coach della nazionale italiana dei match d’improvvisazione) e dai vari stage interni d’aggiornamento come: narrazione teatrale, creazione e azione di un personaggio, la forza delle emozioni sul palco, long form. Dal 2010 è insegnante ai corsi base dei match d’improvvisazione teatrale.

 

 

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Il terzo appuntamento con le Storie che mi hanno lasciato un segno è dedicato alla Norvegia. D’altro canto leggere significa viaggiare, giusto?

L’autrice Linn Ullmann, figlia di Liv Ullmann e Ingmar Bergman e scusate se è poco, sicuramente è dotata di grande talento narrativo per obbligo genetico, ma scrivere è anche una questione di gusto e di visione ed è questo a fare la differenza.

foto libro_LA RAGAZZA DALLO SCIALLE ROSSO

Il romanzo si intitola “La ragazza dallo scialle rosso” e inizia in modo folgorante, vi consiglio di cliccare play e ascoltare, ma anche se è una storia che parla di morti misteriose (pertanto la lettura è motivata dalla voglia di scoprire il colpevole e i risvolti dei fatti tragici) la cosa migliore di questo romanzo è il personaggio di Jenny Brodal. Credo indimenticabile.

Non si tratta di un capolavoro, ma di sapiente scrittura sì. E’ talmente raro incontrare sapienti narratori oggigiorno che quando ti capita di imbatterti in uno di loro non puoi far altro che fermarti, leggere e ringraziare.

E, ovviamente, consigliare di fare altrettanto a chi ha la tua stessa fame.

Buon ascolto Folks!

Barbara (Favaro)