16febbraio

Bentrovati Folks!

Quinto appuntamento con le Storie del Vaso, e oggi vi facciamo una sorpresa. Un Autore e una Storia poco conosciuti, una voce di Pandora che ritorna!

I protagonisti di questa puntata sono:

un Autore: Tomek Tryzna

una Storia: “Vai, ama” (Instar Libri)

una Voce: Emanuela Camozzi

Vi assicuro che le vicende di Romek Stratos e della sua famiglia vi lasceranno un segno indelebile, volete rischiare?

Buon ascolto Folks!

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Emanuela Camozzi

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Attrice professionista dal 2004, partecipa a varie produzioni di teatro ragazzi per il teatro stabile di Verona come “Pippi Calzelunghe” (di A. Lindgren, biglietto d’oro 2008, tournée in Svizzera), “Pierino e il lupo” (con voce di Dario Fo e musiche di Prokof’ev), “Piccolo vento e le quattro stagioni” (musiche di Vivaldi) e “La freccia azzurra” (di Gianni Rodari, tournée negli Stati Uniti e in Bulgaria). Scrive e recita per lo spettacolo dedicato ai bambini “Sarò drago”, conduce corso di teatro infantile in Brasile e qui traduce e interpreta letture animate di “Pippi Calzelunghe”. Ha collaborato inoltre con altre compagnie come “Prometeo Teatro”(di Dario Spadon) e nelle feste del carnevale di Venezia. Organizzatrice e coduttrice di laboratori teatrali (esperienza anche all’estero), letture animate ed attività ludico-artistiche. Coordinatrice e animatrice di centri estivi ricreativi da diversi anni.

 

 

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Quarto appuntamento con le Storie che amo. Sono certa che non vi sorprenderà la mia scelta, ma non potevo ignorare questo libro che è sistemato sullo scaffale preferito della mia libreria.

 

il-peso-della-farfalla-erri-de-lucaNon credo ci sia bisogno di presentarvi l’autore, Erri De Luca, ma vi posso consigliare di andare a visitare il sito della Fondazione Erri De Luca   perché potrete scoprire molte cose interessanti.

“Il peso della farfalla” è uno di quei libri che occupano poco spazio fisico e potrebbe sembrare cosa da nulla, ma quando ci entrate dentro e inizia a farsi spazio nella vostra carne, allora non vi lascia più. Voglio consigliarvelo per mille buoni motivi, ma ve ne svelo solo alcuni, per scoprirli dovete cliccate sul play e ascoltatevi la puntata. Non ve ne pentirete.

Buon ascolto Folks!

Barbara (Favaro)

 

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Il terzo appuntamento con le Storie che mi hanno lasciato un segno è dedicato alla Norvegia. D’altro canto leggere significa viaggiare, giusto?

L’autrice Linn Ullmann, figlia di Liv Ullmann e Ingmar Bergman e scusate se è poco, sicuramente è dotata di grande talento narrativo per obbligo genetico, ma scrivere è anche una questione di gusto e di visione ed è questo a fare la differenza.

foto libro_LA RAGAZZA DALLO SCIALLE ROSSO

Il romanzo si intitola “La ragazza dallo scialle rosso” e inizia in modo folgorante, vi consiglio di cliccare play e ascoltare, ma anche se è una storia che parla di morti misteriose (pertanto la lettura è motivata dalla voglia di scoprire il colpevole e i risvolti dei fatti tragici) la cosa migliore di questo romanzo è il personaggio di Jenny Brodal. Credo indimenticabile.

Non si tratta di un capolavoro, ma di sapiente scrittura sì. E’ talmente raro incontrare sapienti narratori oggigiorno che quando ti capita di imbatterti in uno di loro non puoi far altro che fermarti, leggere e ringraziare.

E, ovviamente, consigliare di fare altrettanto a chi ha la tua stessa fame.

Buon ascolto Folks!

Barbara (Favaro)

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Questo secondo appuntamento con le mie Storie preferite è dedicato ad ALBA, ovvero la mia tanto amata terra di Scozia.

foto libro_L'ISOLA DEI CACCIATORI D'UCCELLIVi racconterò una storia nella storia, perché l’incontro con Peter May mi ha permesso di avvicinarmi con fiducia alla sua scrittura. Vi racconterò perché questo romanzo vale la pena di essere letto, e tutto d’un fiato. Vi racconterò come l’ho “sentito” io, sperando che vogliate “sentirlo” anche voi.

“L’isola dei cacciatori di uccelli” è la prima parte della Trilogia di Lewis, la seconda parte si intitola “L’uomo degli scacchi” e la terza parte “L’uomo di Lewis”. Forse non è neppure necessario leggerli tutti e tre, so per certo che questo primo romanzo lascia il segno.

La cosa bella della lettura è che è diversa per tutti e che si può anche cambiare idea, a seconda dell’età o del periodo in cui si scopre un libro o l’altro. Fa parte del gioco. Anche consigliare le storie per noi più coinvolgenti fa parte del gioco.

Leggere per me è molto più che giocare, ma giocare completa il leggere.

Buon ascolto, Folks!

Barbara (Favaro)